La storia
Le origini dello Iaido
Lo Iaido, l’arte di estrarre la spada, è una delle antiche arti marziali giapponesi creata e praticata dalla casta dei guerrieri Bushi, conosciuti come Samurai. Le origini risalgono all’epoca Nara (710-794) o all’inizio dell’epoca Heian (794-1185), ma è nell’epoca Sengoku (1477-1568), che questa disciplina assume le sue caratteristiche, come specializzazione delle tecniche di scherma diffuse nel Giappone dell’epoca.
Lo Iaido consiste nell’opporsi fulmineamente e senza esitazione all’attacco inaspettato da parte di uno o più avversari, di colpire l’avversario nell’atto stesso di sfoderare la spada. Anticamente, questa tecnica era conosciuta con diverse denominazioni: Nuki Ai (Sfoderare in armonia), Saya No Uchi (Nella Saya), Batto Jutsu (arte di sfoderare la spada), Zaai (Stare seduti in armonia).
In Giappone esistevano diverse scuole di tecniche marziali studiate dai guerrieri. L’esito degli scontri e delle battaglie era determinato dal perfezionamento di queste tecniche. Per questo motivo, ogni gruppo cominciò a custodire gelosamente le proprie tecniche di spada più efficaci, tramandandole nel corso delle generazioni, sino ad oggi.
Nel corso degli anni, i guerrieri giapponesi affinarono un sistema di addestramento schermistico, che si incentrava sull’esecuzione dei kata (forme), nei quali venivano simulate le situazioni tipiche del combattimento, secondo sequenze prestabilite. Durante gli allenamenti venivano utilizzate delle spade di legno (Bokuto) e di Bambù (Shinai), in modo da poter riprodurre più fedelmente e senza rischi le tecniche di combattimento. Nella scherma giapponese, ed in particolare nello Iaido, è di fondamentale importanza il concetto di: un colpo una vita. Secondo questo concetto, al contrario di altre tecniche di scherma, non si privilegia il combattimento reiterato, ma l’esecuzione di un colpo unico e definitivo.
La nascita del Mugai Ryu in Giappone
Il fondatore del Mugai Ryu Tsuji Gettan Sukemochi (nome di nascita Heinai) è nato nel primo anno dell’era Keian (1648 durante il periodo dello shogunato di Tokugawa Iemitsu (1604-1651) shōgun dal 1623 al 1651) nel villaggio di Umasugi Miyamura, nella provincia di Omi (attuale prefettura di Shiga).
A 13 anni, ha iniziato a studiare lo Yamaguchi Ryu kenjutsu a Kyoto con il maestro Bôkushinsai Yamaguchi. Dopo aver ricevuto il grado di Menkyo Kaiden (licenza di trasmissione totale) dello stile Yamaguchi Ryu, all’età di 26 anni, Tsuji Gettan torna nella Provincia di Omi per andare a vivere nelle montagne Iwao e Aburahi dake. In seguito andò ad Edo e aprì il proprio dojo: la Yamaguchi Ryu Hyoho.
Gettan era povero e aveva pochissimi studenti. Per questo motivo ebbe tutto il tempo per potersi recare al tempio buddista Kyûkôji e studiare il Buddismo Zen e la cultura tradizionale cinese, che lo portò a migliorare ed evolversi spiritualmente. Il suo maestro Zen era Sekitan Zenshi. Il daimyo del tempo (carica feudale più importante) visitava il tempio regolarmente, così Gettan ha potuto familiarizzare con l’alta società, aiutando il daimyo e la sua cerchia con i loro studi.
A seguito della scomparsa del Maestro Sekitan, ha continuato i suoi studi con un altro Osho (monaco) ed a 45 anni di età Heinai raggiunse il satori (l’illuminazione).
Egli scrisse, in onore e memoria del maestro Sekitan, la seguente poesia:
Ippo jitsu Mugai (Non c’è nulla, ma l’unica verità.)
Kenkon Toku ittei (È universale, costante.)
Suimo hono Mitsu (La piuma trasportata dal vento ottiene veramente questo segreto.)
Dochaku soku Kosei (Per conoscere l’armonia tra la confusione bisogna essere illuminato.)
Heinai divenne Gettan Sukemochi, e ha derivato il nome dello stile “Mugai Ryu” dalla prima riga di questa poesia nel sesto anno del periodo Genroku (1693). All’età di 45, quindi, nel 1693 Gettan ha fondato il Mugai Ryu. In origine, il Mugai Ryu era una scuola di Kenjutsu e la componente IAI è venuto solo in un secondo momento, dallo stile Jikkyō Ryu.
Nell’anno ottavo del periodo Genroku (1695) (Era Genroku da settembre 1688 fino a marzo 1704), la casa di Gettan è stata bruciata nel grande incendio di Edo, per questo il numero dei suoi studenti fino a quel momento è sconosciuto. Mentre si sa esattamente il numero dei suoi allievi i quattordici anni tra il nono anno di Genroku (1696) e il sesto anno di Hoei (1710) (Era Hoei 1704-1711). Nel suo dojo ci sono stati daimyo provenienti almeno da 32 case, per un totale di 156 jikisan (bushi con impiego diretto dello shogun), e 930 servitori. Gettan, volendo perseguire la ricerca della verità, ha rifiutato le varie opportunità per insegnare ai diversi daimyo. Per mantenere i rapporti con l’alta società, però, egli mandò il nipote Tsuji Uheita (2° dei Mugai Ryu Soke) nella famiglia Sakai del clan Umayabashi (poi cambiato in Himeji clan) per lavorare come istruttore di master. Gettan inoltre raccomandò suo figlio adottivo, Tsuji Kimata Sukehide (3° dei Mugai Ryu Soke) alla famiglia Yamanouchi nel Tosa come loro istruttore maestro.
All’età di 61 anni a Gettan fu concessa un’udienza con il quinto shogun Tokugawa, Tsunayoshi, attraverso un accordo fatto da Sakai Tadataka, un daimyo suo allievo. Purtroppo, Tsunayoshi è morto prima di poter incontrare Gettan. Per un ronin (samurai senza padrone) avere concessa un’udienza con lo shogun era un risultato senza precedenti per quell’epoca.
Gettan era sia un praticante zen che un samurai, e credeva che questi due aspetti fossero inseparabili. Infatti nella conclusione del meraviglioso e ricco libro che Gettan ha scritto, si trova la seguente spiegazione: “Mugai Shinden Kenpo è insegnata con i principi zen, quindi solo avendo compreso questi principi si dovrebbe chiedere di poter ricevere l’insegnamento della spada, e inoltre si dovrebbe praticare con purezza.”
Gettan infatti ha sempre richiesto ai suoi studenti di praticare lo zazen (meditazione in seiza), ed essi non avrebbero ricevuto questo libro a meno che non avessero raggiunto una comprensione dei principi zen. Gettan, che era senza famiglia e senza rimpianti, è deceduto con animo puro il 23 Giugno 1727, durante il 12 ° anno del periodo Kyoho (Era giapponese luglio 1716 – Aprile 1736), che era lo stesso giorno e mese in cui anche il suo Maestro Zen Sekitan era morto. Si sedette in zazen con il rosario nella mano sinistra e la sua frusta nella destra. Aveva 79 anni.
I Soke
1 Tsuji Getten Sukeshige – Fondatore del Mugai Ryu, Edo
2 Tsuji Uheita – Edo
3 Tsuji Kimata Sukehide – Edo
4 Tsuji Bunzaemon Suketaka – Edo
5 Tsuji Kimata Sukeyuki – Edo
6 Takahashi Hachisuke Mitsusuke – Himeji Clan
7 Takahashi Tatsuzo Mitsuharu – Himeji Clan
8 Takahashi Hachisuke Shigeyuki – Himeji Clan
9 Takahashi Tetsuo Takeshige – Himeji Clan
10 Takahashi Kyutaro Koun – DaiNippon Butokukai
11 Nakagawa Shiryo Shinichi – Iaido Renmei
12 Nakatani Takashi
13 Shirai Ryotaro
14 Toda Motohisa
15 Okamoto Yoshiharu – Federazione Giapponese Kendo
16 Konishi Tatsuo Gosaichi – Himeji, Iaidokai
Il Mugai Ryu in Italia
Negli anni 80 il Maestro Renzo Turchi fonda la nostra scuola. E’ il primo Maestro a portare in Italia lo Iaido stile Mugai Ryu.
Nel corso degli anni ‘70 il Maestro Renzo Turchi pratica con dedizione e successo le arti marziali, in particolare il Karate nello stile Goju Ryu. La continua ricerca della “via” (do) intesa come purezza nello stile nel pieno rispetto della tradizione, lo spinge, agli inizi degli anni 80, alla ricerca di una fonte da cui poter acquisire tale conoscenza.
Attraverso un allievo conosce il Maestro Ibo Muneaki, rimanendone affascinato, e trovando in esso e nella possibilità di esserne allievo, la risposte alla sua sete di conoscenza. Inizia in questo modo la stretta collaborazione con il Maestro Ibo, durata circa 20 anni, nei quali ogni anno il Maestro Turchi si recherà in Giappone per apprendere nel dojo centrale della Kakushinkan ad Akashi, scuola del maestro Ibo, sia lo stile Mugau Ryu di Iaido sia lo stile Shito Ryu di Karate.
Attraverso questo percorso, il Maestro Turchi riceverà l’incarico di rappresentante per l’Europa dello Iaido Mugay Ryu , arrivando al grado di 7° Dan, il massimo concesso ad un Maestro europeo. Il 28 Giugno 1989, il Maestro Turchi fonda la prima federazione italiana dedicata alla pratica dello Iaido: F.I.I.D. Federazione Italiana Iaido.
Negli anni 90, a seguito della scomparsa del Maestro Ibo, il Maestro Turchi continuerà il suo percorso di pratica, apprendimento e crescita seguendo gli insegnamenti del Maestro Fujimura, anch’esso allievo di Ibo.
Il Maestro Turchi in tutti questi anni di attività (oltre 40) forma innumerevoli allievi. Per questo, la storica sede di via De Camillis, diventa inadeguata e nel 1993 si inaugura la nuova sede in via Aurelia all’interno del Parco Tirreno. Molti di questi allievi, divenuti atleti e campioni, hanno ottenuto risultati sportivi eccezionali, vincendo numerose competizioni nazionali ed internazionali fino a raggiungere nel 2007 uno dei risultati più importanti che ha visto trionfare il figlio Fabrizio, nell’ambito della 3° edizione del campionato del Mondo di Iaido.
Nel gennaio 2009 avviene la prematura scomparsa del Maestro Renzo Turchi. Nel 2009, a riconoscimento della sua opera e dell’impronta che il suo lavoro ha portato nell’ambito delle arti marziali in Italia, il CONI ha conferito al Maestro Renzo Turchi il riconoscimento dell’ Oscar del Budo.
Dal 2009 il Maestro Fabrizio Turchi ha assunto la direzione della scuola di Iaido e contestualmente il ruolo di rappresentante per l’Europa dello stile Mugai Ryu.